Cos’è l’attacco di panico?
La prima cosa da sapere è che, secondo le statistiche, fino a una persona ogni 25 soffre di attacchi di panico.
L’attacco di panico è un concentrato di paura per niente piacevole. A livello fisiologico si esprime con palpitazioni, vertigini, nausee, aumento della sudorazione, debolezza, tremori, aumento della frequenza respiratoria, sensazioni di svenimento, nodo alla gola, paura di morire, di impazzire.
A volte gli attacchi di panico portano la persona che li sperimenta a evitare tutte quelle situazioni che potrebbero scatenarne uno.
In questo modo la vita di quella persona si impoverisce e lasciando la persona sempre in allerta.
Si corre il rischio, paradossalmente, di dare un buon motivo all’attacco di panico di ripresentarsi.
Infatti l’attacco di panico spesso si ripete per la grande angoscia che prova la persona alla sola idea che si possa ripresentare.
Si dice infatti che l’attacco di panico sia la paura di aver paura.
Cosa è bene sapere riguardo l’attacco di panico?
Tentare di gestire l’ansia, di tenere sotto controllo l’attacco di panico può far peggiorare il sintomo.
La cosa migliora da fare è lasciare andare il controllo e accettare le manifestazioni corporee, senza prenderle troppo sul serio. E’ solo il nostro corpo che ci vuole parlare e lo fa ad alta voce.
Seppur invalidante, l’attacco di panico compare per un buon motivo. Come ogni sintomo, secondo l’approccio gestaltico, è il miglior adattamento possibile che quella persona è stata in grado di trovare in quel momento e in quell’ambiente (inteso non solo fisico, ma anche relazionale).
Anche se probabilmente l’attacco di panico ha un evento scatenante, questo non può essere considerata la causa.
Infatti l’attacco di panico non è semplice paura davanti a qualcosa di pericoloso, come un leone, un incidente d’auto, un terremoto.
L’attacco di panico ha radici più profonde, nel mondo interno della persona.
Come si interviene in caso di attacchi di panico?
Il trattamento farmacologico può essere prescritto solo da un medico o psichiatra. Può essere utile quando gli attacchi di panico hanno reso invalidante la vita della persona che ne soffre.
I farmaci da soli, però, non bastano.
Al contrario l’utilizzo di farmaci, se non accompagnato da una psicoterapia, è un modo pericoloso di affrontare il problema.
Apparentemente rimuove il sintomo, ma in realtà è come spegnere la spia della macchina, senza andare a riparare il danno. Prima o poi c’è il rischio che ci lasci a piedi.
Come funziona la psicoterapia della Gestalt?
Quando una persona sta bene, sente i propri bisogni e le proprie emozioni e sceglie cosa vuole per se stesso in quel momento.
La dinamica bisogno-scelta-azione è continua e fluida: soddisfatto un bisogno, questo va sullo sfondo e in figura ne compare un’altro.
Quando questo meccanismo naturale s’inceppa, compare un sintomo. La persona non è più in grado di sentire i suoi bisogni e soddisfarli, in figura rimane sempre e solo il sintomo.
La psicoterapia della Gestalt aiuta innanzitutto a stare nel qui ed ora. L’orientamento al futuro, infatti, rende l’attacco di panico, e i sintomi di ansia in genere, più probabili.
Inoltre accompagna gradualmente la persona alla scoperta delle radici profonde che hanno portato la persona a questo adattamento non ottimale. Le Gestalt inconcluse che si sono accumulate avranno in terapia una nuova occasione di chiusura.
In questo modo si ripristina la naturale capacità di restare in contatto con se stessi e prendersi cura di sé, in un ottica responsabile. Questa parola infatti significa “capace di rispondere” “capace di far fronte” (respons-abile).
Perché l’articolo s’intitola “Attacco di panico? Sì grazie!”

Soffrire di attacco di panico, così come di qualsiasi altro sintomo, non è piacevole, ma costringe a portare l’attenzione su se stessi.
È un’occasione per iniziare a prendersi cura di sé, esplorando il proprio mondo interno accompagnati da uno psicoterapeuta.
È un viaggio impegnativo, ci vuole coraggio e costanza, ma il regalo che ci si fa è davvero grande. Scoprire se stessi e permettersi di essere semplicemente come siamo, con una forza, una creatività che nemmeno sappiamo di avere.
L’attacco di panico ci da un alt bello deciso per avvisarci che così non possiamo andare avanti.
Sta a noi scegliere se cogliere l’occasione.